lunedì 28 marzo 2011

Reflejo

Soundtrack "Lo Specchio Ti Riflette" - Nomadi feat. Jarabe De Palo


"Se capovolgi il mondo,
Lo specchio ti riflette..."


 


 
Sono certo che guardandomi allo specchio non vedrei nulla. La gente dice sempre che sono uno specchio, e se uno specchio si guarda allo specchio che cosa può trovarci?
(Andy Warhol)


 
Sì, la coscienza è uno specchio. Almeno stesse fermo. 
Più lo fissi, invece, e più trema.
(Ugo Ojetti)



 


"...Le das la vuelta al mundo,
El espejo te delata..."





***Photos***

Tempo: 20 Marzo 2011
Luogo: Peschiera (VR), Lago di Garda

  

sabato 26 marzo 2011

Il Nido

Soundtrack: "Primavera" - Ludovico Einaudi & "Rite Of Spring" - Angels and Airwaves




Un tranquillo pomeriggio di primavera,
di quelli da cui non ti aspetti nulla.
Sei già appagato dal sole tiepido che finalmente riscalda la terra.
Non potresti, non vorresti chiedere altro.
Ma poi, la Primavera, ti regala un sogno.
Piccolo, fragile,
nascosto tra i rami di un di un albero.


Fiera, la madre, protegge i suoi piccoli.
Mi avvicino, oso violare il suo territorio.
Non si muove.
Non ha paura.
Non ha esitazione.
Mi fissa, 
pronta a tutto per proteggere ciò che più ama al mondo. 


 

Si accorge che non sono pericoloso.
Ma non muove lo sguardo di un millimetro.
Mi sento un intruso,
mi sento colpevole,
mi sento un corpo estraneo.
Ma non riesco ad allontanarmi... 


Decido di concederle un po' di tregua.
Mi scosto di qualche metro.
Lei, convinta ormai che non rappresento una minaccia,
spicca il volo.
Rapida, decisa, sicura.
I piccoli hanno fame...
 

Sono tanto fragili quanto irresistibili.
Languidamente mi osservano con occhi sognanti.
Non v'è paura nei loro sguardi.
Solo l'attesa.
 

 

Lei torna.
Loro, gioiscono come solo chi è al mondo da poco tempo,
troppo poco per sapere che esiste qualcosa chiamato Male.
Li lascio definitivamente.
Non voglio violare ulteriormente la loro intimità.
Questa tranquilla giornata di primavera,
mi ha già regalato un sogno..




"If I had a chance for another try,
I wouldn’t change a thing
It's made me all of who I am inside
And if I could thank god
That I am here, and that I am alive
And everyday I wake
I tell myself a little harmless lie
The whole wide world is mine..."
(Angels & Airwaves)




 
***Photos***


Tempo: 25 Marzo 2011
Luogo: Castel D'Azzano (VR)
 
 
 
 

giovedì 24 marzo 2011

Dear Father...

Soundtrack: "Regalami il Tuo Sogno" - Ligabue



Se ti vuoi 
Fidare davvero di me
Fallo fino in fondo

Fatti piu' vicina
Regalami il tuo sogno
te lo custodirò
te lo conserverò
finchè ne avrai bisogno
Regalami il tuo sogno.
 
(Ligabue)


Quando sei piccolo,
l'unico Dio che riesci a contemplare, 
è tuo padre.
Lui è 
 forte.
 
Invincibile.
E' più di un'eroe.
Severo a volte, ma sempre giusto.
E' giudice e consolatore,
spalla su cui piangere,
braccia tiepide in cui rifugiarsi.
Daresti la vita, a quell'età, per un suo sorriso.
Per un gesto con la mano.
Per un semplice sguardo.

Poi si cresce.

Il Dio che conoscevi, ora, mostra i suoi limiti.
La sua legge, viene messa in discussione.
Inizi a pensare con la tua testa,
e le idee iniziano sempre più a differire dalle sue.
A volte si litiga,
senza fare subito la pace dopo qualche lacrima versata.
A volte non ci si parla per un po', per far sbollire la rabbia.
Tutto questo prima era impensabile.

E quindi?
E quindi niente.
Passa il tempo.
Cambiano le cose.
Aumentano gli scontri.
Ma tuo padre,
rimarrà sempre tuo padre.
Non più un eroe, non più un Dio,
ma qualcosa di più.
Un uomo, 
a cui vuoi tutto il bene del mondo.






Tempo: 20 Marzo 2011
Luogo: Peschiera (VR), Lago di Garda



mercoledì 23 marzo 2011

Burning In The Skies

Soundtrack: "Burning In The Skies" - Linkin Park


"I'm swimming in the smoke
Of bridges I have burned
So don't apologize
I'm losing what I don't deserve...
...What I don't deserve"
(Linkin Park)


 

 

 

 

 
 
"And the music plays on, as the bride passes by
Caught by his spell and
the Mariner tells his tale..."
(Iron Maiden)



 

 



  

Il Sole brucia.
Brucia nei cieli.
Il suo ego é smisurato, 
Vuole l'uomo come spettatore della sua maestosità.
Ci vuole partecipi,
ammiranti,
sognanti,
mentre l'avidità lo consuma tra le fiamme.
Questo è il motivo per cui il rogo solare si riflette sulla sperficie dell'acqua.
Se leviamo coraggiosamente gli occhi al cielo,
o li abbassiamo timorosi al suolo,
Lui sarà sempre li.
Il Sole brucia.
Brucia nei due cieli.



***Photos***

Luogo: Peschiera (VR), Lago di Garda
Tempo: 20 Marzo 2011



domenica 20 marzo 2011

King Of The Lake

Soundtrack: "Eden Roc" - Ludovico Einaudi


Guardami.
Non aver paura, perché io non ne ho.
Sono qui, forte come non mai.
Mi domando cosa significhi essere come te.
Mi chiedo il perché del tuo perpetuo stupore alla mia vista.
Mi domando cosa provi quando mi avvicino.
Mi chiedo se tu viva per un mio sguardo.

Ma, in fondo, poco importa.
Il nostro è solo un fugace incontro.
Un istante.
Una lacrima smarrita nelle profondità del lago.
Tu ritorni alla tua vita caotica.
Io,
sereno,
in pace,
volgo gli occhi al mio regno.
Spiego le ali verso lo specchio che sostiene le montagne.
Io, sono a casa.



  

 
Luogo: Peschiera (VR), Lago di Garda
Tempo: 20 Marzo 2011

                                   
                  

sabato 19 marzo 2011

Gripping Your Pillow Tight

Soundtrack: "L'Odore (Live)" - Subsonica




Abitudine.
Ripetere un gesto così tante volte da renderlo automatico.
Oppure,
compiere un singolo gesto con tale trasporto ed emozione, da renderlo necessario da quel momento in poi.
Necessario, insostitubile, essenziale.
Un bisogno primario,
come l'aria.
Una componente imprescindibile,
come la voglia di vivere.
Il corpo della persona che ami,
dolcemente addormentato accanto al tuo,
diventa abitudine. 
Quel tiepido corpo,
esausto
dopo una notte, un'ora, anche solo un fugace attimo di passione,
rubato alla stanchezza, a una giornata pensante, alla voglia di domani.
Quella figura sinuosa che era letteralmente parte di te pochi attimi prima
e che ora ti riposa accanto, 
sollevando delicatamente il petto a intervalli regolari,
provoca dipendenza.

Puoi provare a resisterle, ma è un tentativo inutile.
Come una sirena, richiama la tua presenza accanto alla sua.
L'odore della sua pelle è come miele per le api.
Non puoi non stringerla tra le tue braccia, 
non puoi non accoglierla con tutta la delicatezza e protezione di cui disponi,
e lentamente scivolare nel dolce sonno di chi si sento completo.
Amato.
Vivo.

Il problema?
Il problema si insinua subdolo nella tua mente e nelle tue vene.
Si manifesta quando meno te lo aspetti,
quando sei vulnerabile,
quando lei non c'è.
L'abitudine rivela il suo secondo volto.
Ora, senza di lei, non riesci più ad addormentarti.
Senza la sua controparte,
il tuo corpo, spaesato, rimane vigile,
in costante attesa di lei.
E' per questo che,
tutte le notti,
dopo quel primo, indimenticabile, plenilunio di passione,
tengo stretto a me il cuscino.
Mi illudo di averla con me.
E, con fatica,
trovo stancamente il sonno.





 
Luogo: My Room
Tempo: 19 Marzo 2011


giovedì 17 marzo 2011

150 Years Later..

Soundtrack: "Io Non Mi Sento Italiano" - Giorgio Gaber & "Non Siete STATO Voi" - Caparezza






 Non siete Stato voi 
che parlate di libertà
come si parla di una notte brava 
dentro i lupanari.
Non siete Stato voi 
che trascinate la nazione dentro il buio
ma vi divertite a fare i luminari.
Non siete Stato voi 
che siete uomini di polso 
forse perché circondati 
da una manica di idioti.
Non siete Stato voi
che sventolate il tricolore come in curva 
e tanto basta per sentirvi patrioti.
Non siete Stato voi 
né il vostro parlamento di idolatri 
pronti a tutto per ricevere un'udienza.
Non siete Stato voi 
che comprate voti con la propaganda 
ma non ne pagate mai la conseguenza.
Non siete Stato voi 
che stringete tra le dita il rosario dei sondaggi 
sperando che vi rinfranchi.
Non siete Stato voi 
che risolvete il dramma dei disoccupati
andando nei salotti a fare i saltimbanchi.

Non siete Stato voi, 
uomini boia con la divisa 
che ammazzate di percosse i detenuti.
Non siete Stato voi 
con gli anfibi sulle facce disarmate
prese a calci come sacchi di rifiuti.
Non siete Stato voi 
che mandate i vostri figli al fronte 
come una carogna da una iena che la spolpa.
Non siete Stato voi 
che rimboccate le bandiere sulle bare 
per addormentare ogni senso di colpa.
Non siete Stato voi 
maledetti forcaioli impreparati, 
sempre in cerca di un nemico per la lotta.
Non siete Stato voi
che brucereste come streghe gli immigrati
salvo venerare quello nella grotta.
Non siete Stato voi
col busto del duce sugli scrittoi 
e la costituzione sotto i piedi.
Non siete Stato voi 
che meritereste d'essere estripati 
come la malerba dalle vostre sedi.

Non siete Stato voi
che brindate con il sangue di chi tenta
di far luce sulle vostre vite oscure.
Non siete Stato voi 
che vorreste dare voce a quotidiani di partito 
muti come sepolture.
Non siete Stato voi
che fate leggi su misura come un paio di mutande 
a seconda dei genitali.
Non siete Stato voi 
che trattate chi vi critica come un randagio 
a cui tagliare le corde vocali.
Non siete Stato voi, 
servi, che avete noleggiato
costumi da sovrani con soldi immeritati,
siete voi confratelli di una loggia che poggia
sul valore dei privilegiati
come voi
che i mafiosi li chiamate eroi 
e che il corrotto lo chiamate pio
e ciascuno di voi, 
implicato in ogni sorta di reato
fissa il magistrato e poi giura su Dio:
"Non sono stato io".
(Caparezza)




Buonanotte all’Italia con gli sfregi nel cuore
e le flebo attaccate da chi ha tutto il potere
e la guarda distratto come fosse una moglie
come un gioco in soffitta che gli ha tolto le voglie
e una stella fa luce senza troppi perché
ti costringe a vedere tutto quello che c’è
Buonanotte all’Italia che si fa o si muore
o si passa la notte a volersela fare...
(Luciano Ligabue)



 
Io sono al verde, vado in bianco ed il mio conto è in rosso,
quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera 
(Caparezza)




I popoli non dovrebbero aver paura dei propri governi
sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli.
(V, da John Basil Barnhill)
 


Io GG sono nato e vivo a milano
io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
lo sono.
Mi scusi presidente
non e' per colpa mia
ma questa nostra patria non so che cosa sia
puo' darsi che mi sbagli, che sia una bella idea
ma temo che diventi una brutta poesia.
Mi scusi presidente
non sento un gran bisogno 
dell'inno nazionale di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori, non voglio giudicare,
i nostri non lo sanno, o hanno piu' pudore.
Mi scusi presidente
se arrivo all'impudenza
di dire che non sento alcuna appartenenza
e tranne garibaldi e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo per essere orgogliosi.
Mi scusi presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere al tempo del fascismo
da cui un bel giorno nacque questa democrazia
che a farle i complimenti ci vuole fantasia.
Questo bel paese pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
e' la periferia.
Mi scusi presidente
ma questo nostro stato 
che voi rappresentate
mi sembra un po' sfasciato.
E' anche troppo chiaro agli occhi della gente
che tutto e' calcolato e non funziona niente.
Sara' che gli italiani per lunga tradizione
son troppo appassionati di ogni discussione
Persino in parlamento c'e' un'aria incadescente,
si scannano su tutto e poi non cambia niente.

Mi scusi presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire.
A parte il disfattismo noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato che non dimentichiamo.
Mi scusi presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui m'incazzo son fiero e me ne vanto
gli spacco sulla faccia cos'e' il rinascimento.

Questo bel paese forse poco saggio
ha le idee confuse, ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.
Mi scusi presidente
ormai ne ho dette tante
c'e' un'altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito che il mondo e' un teatrino.
Mi scusi presidente
lo so che non gioite
se il grido Italia Italia
c'e' solo alle partite.
Ma un po' per non morire, o forse un po' per celia
abbiam fatto l'Europa, facciamo anche l'Italia.

Io non mi sento italiano,
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

 (Giorgio Gaber)




***Photos***

"Oh, Mia Patria"
Luogo: Altare della Patria
Tempo: 23 Febbraio 2011



martedì 15 marzo 2011

My First Publication!

Soundtrack: "We Are The Champions" - Queen


E' una piccola soddisfazione, ma io ne vado comunque fiero.
Ma partiamo con ordine.
La scorsa estate ho organizzato per mio padre per la sua squadra di amatori una tre giorni in bicicletta che assomigliava più a una sfida che a una vacanza: Verona-Assisi
Ho preparato il percorso migliore e poi ho deciso di seguirli per documentare con qualche scatto quella che si sarebbe poi rivelata una splendida esperienza.
Ovviamente gasato a mille per il traguardo raggiunto, mio padre ha deciso di inviare un resoconto (firmato da mio padre, ma corretto e revisionato da chi secondo voi?) della tre giorni a una nota rivista del settore, CT - Cicloturismo. Inaspettatamente, gli editori hanno deciso di pubblicare non solo l'articolo di mio padre, ma anche due scatti inviati loro come "prova" di quanto scritto. Devo ammettere, con un po' di sana vanità, che mi ha fatto un bell'effetto vedere una foto realizzata da me pubblicata su una rivista. Potrei volentieri abituarmici ;)
Vi riporto qui una scansione dell'articolo e qualche scatto realizzato in quel di Assisi (sono scatti grezzi, non avevo ancora la mia digital reflex!), sperando siano di vostro gradimento! ;)


(Cliccate sulla foto per leggere l'articolo)



 

 

 

 

 



 
***Photos***

1.2. Forlimpopoli
3. Road To Assisi
4.5.6. Assisi




domenica 13 marzo 2011

Winter Breaking Point

Soundtrack: "All Summer Long" - Kid Rock


Stamattina mi sono alzato e ho guardato il mondo alla finestra.
Cielo plumbeo,
vento,
pioggia, 
freddo.
Ancora una giornata d'inverno.




Basta, ho pensato.
Sono stufo del freddo,
della pioggia tetra che raffredda anche l'animo,
delle lunghe giornate di buio,
dei maglioni pesanti,
del vento che ti costringe a chiudere gli occhi.
Ho voglia d'estate.


Mi manca il dormire con la finestra aperta,
la dolce brezza del mattino,
il caldo che sale dalla terra già dalle prime ore del giorno,
le lunghe, lunghissime giornate di sole,
i temporali estivi, 
che è una gioia correre sotto l'acqua.



Ho voglia di mare.
Delle giornate passate a gironzolare con gli amici,
perché si è in vacanza.
Ho voglia del sapore dissetante di una birra,
assaporata con gusto al fine di una giornata afosa.
Ho voglia di vestirmi leggero,
ho voglia di camminare scalzo tutto il giorno.



 
Ma sopratutto, 
desidero il ritorno dell'estate così ardentemente,
per poter di nuovo assistere a un tramonto come questo,
quando per pura fortuna,
ho potuto vedere di che colore è l'infinito.
 
 






***Photos***


1.2.3.4.5. Torre di Porticello (Vieste)
6.7.8. Peschici
Scattate nel Settembre 2010