Soundtrack: "Guapa Loca" - Articolo 31 ; "Certe Notti" - Ligabue ; "Blowin In The Wind" - Bob Dylan
"Certe notti ti senti padrone di un posto che tanto di giorno non c'è..
Certe notti se sei fortunato bussi alla porta di chi è come te..."
Dio come è difficile scrivere di questa notte.
La notte più lunga.
O almeno, così avremmo voluto.
Ma abbiamo capito subito, appena ci siamo visti,
che il tempo,
tiranno,
sarebbe scivolato veloce.
Veloce come l'auto che corre si muove verso il lago.
Con gli articolo a far da base,
e tutti i nostri ricordi davanti agli occhi e nella testa.
Veloce, rapido,
Come delle luci nella notte...
E ci arriviamo sì, al lago.
Giriamo anche a vuoto,
in cerca di un posto che ci sembri quello giusto.
Ci perdiamo anche,
in mezzo a tutti sti cazzo di recinti che ci impediscono di raggiungere l'acqua.
Ormai, gratis, non puoi andare da nessuna parte.
Ma, in fondo, ci interessa poco.
Siamo insieme.
Due fratelli,
una notte.
Non chiediamo altro.
Finalmente lo troviamo.
Il nostro tempio.
La nostra casa, per stanotte.
Non siamo proprio nel rispetto delle regole e dei divieti,
ma non è certo un problema nostro.
Ci ritroviamo in silenzio,
di fronte alla notte.
Il suono del lago,
l'infrangersi delle onde.
Accendiamo una sigaretta.
Ci guardiamo.
Stiamo pensando la stessa cosa.
Stiamo provando la medesima sensazione.
Pace...
Per pochi istanti mi attraversa la mente in triste pensiero.
Immagino in un attimo quanto sarà dura passare tutto questo tempo senza di lui.
A quanto ripida sarà la strada,
insidiosa,
dannatamente dura.
E' stato solo un secondo.
Un balenio nel buio.
Nessuno se ne sarebbe accorto.
Ma lui, forse incosciamente, si.
In quel momento,
preciso e puntuale,
propone esattamente ciò di cui ho bisogno.
Un momento da ricordare.
Un'esperienza da rivivere per sempre nella memoria.
Un episodio così intenso da non poter essere mai dimentica.
"E se facessimo un bagno?"
Non avevamo nulla.
Non dovevamo nemmeno essere lì.
Erano le 5.30 del mattino.
...
Non abbiamo nemmeno dovuto pensarci.
Il lago, era nostro.
E ce lo siamo presi.
Le ore, senza che ci rendessimo conto, sono volate.
La notte, si stava già schiarendo.
Il sole, ci stava già mandando messaggi colorati nel cielo del suo imminente arrivo.
La nostra notte, stava volgendo al termine.
La sua partenza, era lì dietro l'angolo.
Una volta m'han detto che l'alba, contrariamente al tramonto,
ha il vero fascino dell'attesa.
Quasi ansia.
Stai, avvolto dalla luce,
e attendi.
Conti i respiri che ti separano dalla salita di quella palla rossa.
Anche noi eravamo impazienti.
Dovevamo vedere il sole salire prima di andare.
Stavamo rischiando di perdere il treno,
ma non importava.
Dovevamo vedere il sole.
Dovevamo chiudere in bellezza.
E quando la speranza era ridotta al lumicino,
eccolo arrivare.
Poderoso,
imponente,
bellissimo...
In quest'alba,
stamattina,
ho salutato un fratello.
S'è imbarcato per un viaggio lungo dieci mesi.
Ha intrapreso la prima, grande avventura, delle tante che vivrà.
Saranno duri questi mesi.
Sarà immensa la gioia quando finalmente ci vedremo di nuovo.
Intanto,
Io ho quest'alba da ammirare.
Ho una notte da ricordare.
Una delle notti più bella della mia vita...
Buon viaggio Carlo.
"Certe notti son proprio quel vizio,
che non voglio smettere,
smettere mai!"
Tempo: 2 Settembre 2011
Luogo: Desenzano, Lago di Garda