domenica 12 dicembre 2010

Los Otros Sentidos De Un Concierto

Soundtrack: "Derecho de Admision" - Ska-P


Comunemente, si ritiene che assistere a un concerto dal vivo coinvolga prevalentemente il senso della vista e quello, ovviamente, dell'udito.
Niente di più errato.
Volete sapere perché? Provate ad assistere a uno spettacolo come quello tenuto dagli Ska-P e dai loro amici ieri sera al Palasharp di Milano. Vi accorgerete che i restanti sensi vengono ugualmente coinvolti.


Tatto.
Il ritmo è coinvolgente.
I bassi rimbombano nello stomaco.
Non controlli il tuo corpo.
Sei in costante movimento.
Salti, spingi, alzi le braccia, salti, applaudi, vieni spinto.
Nel delirio collettivo, nell'estasi musicale globale
entri a contatto con così tante persone che mai riusciresti a contarle.
Il tuo corpo e il loro si scontrano, costantemente.
Non c'è violenza, non troppa almeno.
C'è solo il bisogno fisico di condividere l'energia che scorre veloce nelle vene.
Energia che puoi condividere solo saltando e lanciandoti nella bolgia alla prima occasione.
Sempre, costantemente, con il sorriso in volto.

Gusto.
Passano i minuti, le ore.
Tutto questo saltare e pogare senza sosta ti sta facendo sudare come neanche la fontana di Trevi.
Tutto questo cantare ti sta dilaniando le corde vocali, e la voce se ne va in fretta.
In questa situazione l'unico sapore in bocca che riesci a sentire è quello della sete.
Non vedi un goccio d'acqua da un tempo che assomiglia a un secolo.
Arida è la gola, ma non hai tempo di pensare all'acqua.
Devi saltare, devi cantare, devi pogare.
Sempre, costantemente, con il sorriso in volto.

Olfatto.
Non sei mai nello stesso luogo per più di 10 secondi.
La folla si sposta, si muove sinuosamente e costantemente.
Ti ritrovi magicamente in prima fila, poi in ultima.
Poi ancora in mezzo.
E' qui, dove la densità di persone nello stesso, esiguo spazio, che si concentra il vedo odore del concerto.
E' libertà.
E' odore di speranza, di resistenza, di ribellione.
E' odore di felicità, di voglia di vivere.
O forse, è solo puzza di sudore, birra e fumo.
Fate voi.
Poco ti importa se hai dimenticato cosa significa respirare ossigeno.
Non ti interessa se ti senti impregnato adosso l'odore inecuivocabile dell'erba.
Sei li per divertirti.
Sempre, costantemente, con il sorriso in volto.


Perché è quello il bello di questo show.
Hai lividi in posti del corpo che avevi dimenticato di avere.
Hai visto gente saltare, spingersi, pogare, creare crateri che neanche sulla luna ce ne sono tanti.
Sempre, costantemente, con il sorriso in volto.
E io, parte di tutto questo, stanco come non mai,
mi sento felice.
Mi sento VIVO



5 commenti:

  1. HELL FUCKIN' YEAH!
    Domani mi racconti un po' neh?!

    E.

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  2. Ne ho finché vuoi da narrarti! Delirio Puro! ;)

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  3. che delirio!!!! bellissimo concerto, emozioni a non finire.... :) stanchi morti si.. ma sempre sorridenti!

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  4. Io dovevo esserci in questo concerto. Imprevisti hanno fatto in modo che io ne rimanessi lontana.
    Non hai idea di quello che ho provato nel leggere le tue parole. Ci saranno altre mille occasioni, ma incredibile la sensazione di disillusione quando ho concluso che io lì non ci sarei stata.
    Era la MIA occasione, quella che ho perso, quella che ora mi commuove aspra davanti a ciò che scrivi.

    AAAB

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  5. Fortunatamente, le occasioni di assistere a un'esperienza come questa non mancano mai. Ora loro saranno in pausa per sfornare il prossimo disco, ma torneranno. Purtroppo o per fortuna un concerto è, in fondo, come un tramonto. Ti regala sempre emozioni. C'è chi dice che si assomiglino tutti, ma in realtà ognuno differisce dagli altri, sempre. E dispiace molto perderne uno. Ma non essere disillusa ragazza... avrai anche tu la tua emozione concertistica!

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