Soundtrack: "Io Non Mi Sento Italiano" - Giorgio Gaber & "Non Siete STATO Voi" - Caparezza
Non siete Stato voi
che parlate di libertà
come si parla di una notte brava
dentro i lupanari.
Non siete Stato voi
che trascinate la nazione dentro il buio
ma vi divertite a fare i luminari.
Non siete Stato voi
che siete uomini di polso
forse perché circondati
da una manica di idioti.
Non siete Stato voi
che sventolate il tricolore come in curva
e tanto basta per sentirvi patrioti.
Non siete Stato voi
né il vostro parlamento di idolatri
pronti a tutto per ricevere un'udienza.
Non siete Stato voi
che comprate voti con la propaganda
ma non ne pagate mai la conseguenza.
Non siete Stato voi
che stringete tra le dita il rosario dei sondaggi
sperando che vi rinfranchi.
Non siete Stato voi
che risolvete il dramma dei disoccupati
andando nei salotti a fare i saltimbanchi.
Non siete Stato voi,
uomini boia con la divisa
che ammazzate di percosse i detenuti.
Non siete Stato voi
con gli anfibi sulle facce disarmate
prese a calci come sacchi di rifiuti.
Non siete Stato voi
che mandate i vostri figli al fronte
come una carogna da una iena che la spolpa.
Non siete Stato voi
che rimboccate le bandiere sulle bare
per addormentare ogni senso di colpa.
Non siete Stato voi
maledetti forcaioli impreparati,
sempre in cerca di un nemico per la lotta.
Non siete Stato voi
che brucereste come streghe gli immigrati
salvo venerare quello nella grotta.
Non siete Stato voi
col busto del duce sugli scrittoi
e la costituzione sotto i piedi.
Non siete Stato voi
che meritereste d'essere estripati
come la malerba dalle vostre sedi.
Non siete Stato voi
che brindate con il sangue di chi tenta
di far luce sulle vostre vite oscure.
Non siete Stato voi
che vorreste dare voce a quotidiani di partito
muti come sepolture.
Non siete Stato voi
che fate leggi su misura come un paio di mutande
a seconda dei genitali.
Non siete Stato voi
che trattate chi vi critica come un randagio
a cui tagliare le corde vocali.
Non siete Stato voi,
servi, che avete noleggiato
costumi da sovrani con soldi immeritati,
siete voi confratelli di una loggia che poggia
sul valore dei privilegiati
come voi
che i mafiosi li chiamate eroi
e che il corrotto lo chiamate pio
e ciascuno di voi,
implicato in ogni sorta di reato
fissa il magistrato e poi giura su Dio:
"Non sono stato io".
(Caparezza)
Buonanotte all’Italia con gli sfregi nel cuore
e le flebo attaccate da chi ha tutto il potere
e la guarda distratto come fosse una moglie
come un gioco in soffitta che gli ha tolto le voglie
e una stella fa luce senza troppi perché
ti costringe a vedere tutto quello che c’è
Buonanotte all’Italia che si fa o si muore
o si passa la notte a volersela fare...
(Luciano Ligabue)
Io sono al verde, vado in bianco ed il mio conto è in rosso,
quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera
(Caparezza)
I popoli non dovrebbero aver paura dei propri governi:
sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli.
(V, da John Basil Barnhill)
Io GG sono nato e vivo a milano
io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
lo sono.
Mi scusi presidente
non e' per colpa mia
ma questa nostra patria non so che cosa sia
puo' darsi che mi sbagli, che sia una bella idea
ma temo che diventi una brutta poesia.
Mi scusi presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori, non voglio giudicare,
i nostri non lo sanno, o hanno piu' pudore.
Mi scusi presidente
se arrivo all'impudenza
di dire che non sento alcuna appartenenza
e tranne garibaldi e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo per essere orgogliosi.
Mi scusi presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere al tempo del fascismo
da cui un bel giorno nacque questa democrazia
che a farle i complimenti ci vuole fantasia.
Questo bel paese pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
e' la periferia.
Mi scusi presidente
ma questo nostro stato
che voi rappresentate
mi sembra un po' sfasciato.
E' anche troppo chiaro agli occhi della gente
che tutto e' calcolato e non funziona niente.
Sara' che gli italiani per lunga tradizione
son troppo appassionati di ogni discussione
Persino in parlamento c'e' un'aria incadescente,
si scannano su tutto e poi non cambia niente.
Mi scusi presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire.
A parte il disfattismo noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato che non dimentichiamo.
Mi scusi presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui m'incazzo son fiero e me ne vanto
gli spacco sulla faccia cos'e' il rinascimento.
Questo bel paese forse poco saggio
ha le idee confuse, ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.
Mi scusi presidente
ormai ne ho dette tante
c'e' un'altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito che il mondo e' un teatrino.
Mi scusi presidente
lo so che non gioite
se il grido Italia Italia
c'e' solo alle partite.
Ma un po' per non morire, o forse un po' per celia
abbiam fatto l'Europa, facciamo anche l'Italia.
Io non mi sento italiano,
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
(Giorgio Gaber)
***Photos***
"Oh, Mia Patria"
Luogo: Altare della Patria
Tempo: 23 Febbraio 2011